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Data :

12 settembre 2025

Il Comitato dei sindaci del Distretto socio-sanitario 19 incontra i sindacati
Municipium

Descrizione

 

Il Comitato dei Sindaci del Distretto socio-sanitario 19, che - lo ricordiamo - ha in Gravina il suo comune capofila, presso l’aula consiliare "Peppino Impastato" del comune di Gravina ha incontrato le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, FNP e SPI, facenti parte della rete territoriale, per discutere in materia di protezione e inclusione sociale all'interno del Distretto stesso. 

L’incontro, voluto dalle organizzazioni sindacali riunite e rappresentantate rispettivamente da Rosaria Leonardi (CGIL), Giuseppina Rotella e Margherita Patti (CGIL-SPI), ha affrontato le questioni relative all’andamento del Welfare locale anche alla luce della Direttiva regionale del 4 giugno 2025 che dispone l’accelerazione di spesa delle risorse dei Piani di zona 2018-2019, 2019-2020 e 2021 alla luce del mancato trasferimento delle risorse del Fondo nazionale per le politiche sociali 2021-2023. 

I sindacati, da tempo preoccupati della cogenza dell'art. 84 del decreto legge 34/2020 convertito il legge 77/2020, che dispone il trasferimento delle risorse statali alle Regioni sulla base della rendicontazione del 75% della spesa su base regionale, lamentano come di fatto da anni in Sicilia le risorse deputate al finanziamento dei livelli essenziali di prestazioni non vengano erogate. 

Questo di fatto debilita per ciò stesso la garanzia di mantenere nel tempo i servizi rivolti alle persone, facendo venir meno i servizi definiti "livelli essenziali di prestazioni" (L.E.P.) che costituiscono lo strumento fondamentale di finanziamento dei servizi alla persona. 

I sindacati, rilevato che negli anni il sistema dei servizi ha avuto una accelerazione normativa nazionale volta alla costruzione di un sistema integrato tra le diverse agenzie pubbliche, in particolare sanitarie, istruzione e lavoro, in una logica di adeguamento dei servizi che accompagnano le famiglie al superamento di quelle condizioni di povertà e vulnerabilità, lamentano come manchi a livello regionale quella spinta crescente di adeguamento normativo innescata dalla programmazione nazionale ed europea. 

In particolare la fotografia che emerge in Sicilia è di un sistema fortemente disomogeneo e sviluppato in maniera insufficiente a cui corrisponde un contesto amministrativo che non si è adeguato al cambiamento disegnato dalla legge quadro 328/2000.   

Maurizio Attanasio, segretario generale della CISL e Giacomo Giuliano, segretario generale della FNP hanno evidenziato come "il Distretto che fa capo a Gravina sia, a livello regionale, un fiore all'occhiello in tema di politiche sociali. Sarebbe opportuno che il Consiglio provinciale adottasse la costituzione di un Osservatorio provinciale permanente relativo alle politiche sociali così da poter uniformare quanto più possibile il sistema della protezione sociale in tutto il territorio Abbiamo altresì proposto un accordo di programma da sottoscrivere con l'ASP in merito alla disabilità psicofisica all'insegna di un nuovo rapporto con la psichiatria per gli adulti e quella infantile e dell'età evolutiva tenendo conto dell'enigma su chi debba gestire gli ultrasessantacinquenni".

Essi segnalano altresì le linee guida per la definizione dei modelli organizzati degli ambiti emanate dal Ministero lo scorso giugno che presenta i riferimenti normativi relativi alla dimensione organizzativa per programmare, coordinare, realizzare e gestire interventi e servizi per il raggiungimento dei livelli essenziali di prestazione, ribadendo come l’ambito territoriale, Distretto socio sanitario in Sicilia, sia la dimensione territoriale nella quale dover e poter garantire i detti livelli essenziali. 

Il documento prosegue illustrando i profili giuridici per la gestione associata. 

Il rammarico - continuano i sindacati - è evidente guardando lo stato dei Distretti della provincia di Catania e della Sicilia, fatta eccezione per il Distretto di Gravina e di qualche altro sporadico àmbito. 

È chiaro che il tema è articolato e chiama in causa l’assenza della politica regionale e dei suoi dipartimenti che "ad oggi - dichiarano i rappresentanti dei sindacati - continua ad avere una visione miope anche quando le riforme nazionali sul complessivo sistema di Welfare (sociale e sanitario) impongono impegni in capo alla nostra Regione". 

Per l'occasione la dott.ssa Giusi Scalia, responsabile dell'Ufficio di Piano, ha rendicontato i dati relativi ai due progetti "Community care", teso a superare la marginalità estrema che non riguarda riduttivamente solo l'aspetto economico, e "Family care" di sostegno alla genitorialità ribadendo il costante impegno da parte di tutti i Comuni facenti parte del D-19. 

"In attesa dell'emanazione del Decreto regionale relativo alla programmazione distrettuale, l'Ufficio di Piano - afferma la dott.ssa Scalia - si è già attivato. La relazione presentata, tesa a descrivere i progetti di accompagnamento per il superamento della soglia di povertà per le famiglie che ne abbiano realmente diritto fra i 181627 abitanti complessivi di tutti i Comuni facenti parte del Distretto, è comprensiva di dati sia qualitativi che quantitativi in merito all’andamento nel periodo compreso fra il 1° luglio 2024 ed il 30 giugno 2025". 

Il Sindaco di Gravina di Catania, nonché vice presidente ANCI, Massimiliano Giammusso non ha certo mancato di sottolineare "il prezioso contributo garantito comunque da sempre dell’Ufficio di Piano sostenuto dal Comitato dei Sindaci del Distretto di Gravina di Catania che da anni operano, ognuno per le proprie competenze, con determinazione portando avanti i servizi alla persona e garantendo, nei limiti delle proprie competenze i diritti esigibili. Proprio per rispondere all'emergenza in questione mi farò promotore, in sede ANCI, di una revisione delle linee guida al fine della costituzione degli àmbiti con personalità giuridica propria che possono rappresentare una risposta concreta all'emergenza in questione".

Ultimo aggiornamento: 12 settembre 2025, 07:23

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